La magia nera e quella bianca lottano tra di loro dalla notte dei tempi. I rituali, i legamenti, le fatture appartengono all’uomo dall’incontro con la sua coscienza.
Tutti i popoli del mondo hanno i loro sistemi e diciamo le loro ragioni. Famosi sono i riti voodoo, lo sciamanesimo Africano oppure la tradizione ebraica che trova nel golem e nella quabbalha la sua massima espressione.
Pur tuttavia senza stancarci troppo in voli pindarici basta concentrarsi sulla tradizioni italiane, senza distinzioni regionali, per capirne l’importanza.
Ogni nostra regione infatti è ricca di queste tradizioni di parenti o conoscenti che hanno dimestichezza con il malocchio e con i rimedi per toglierlo.
Il sale e l’olio sono ingredienti preziosi a quanto pare non solo in cucina.
Chi opera in questo lavoro presto o tardi deve fare i conti con queste richieste: mettere oppure togliere …una sorta di gioco carta vince carta perde …non entro nel merito della veridicità o meno di molte situazioni oppure nella capacità di chi opera perché a decidere se il professionista che opera sia o meno il o la Vanna Marchi di turno lo stabiliscono solo i risultati.
La domanda però nasce a monte della questione ed è quello che ripeto come un mantra alle persone che mi chiedono di intervenire in situazioni che di ortodosso hanno ben poco.
Qualora chi opera su determinate richieste fosse realmente capace la mia domanda resta la stessa: “Cosa te ne fai di un amore forzato, di una persona che non rappresenta la sua volontà? Oppure del male altrui come se la tua felicità, la tua realizzazione non fosse oltre che una rivincita soddisfacente verso coloro che bramavano una tua sconfitta?”
Il colore del nero lascialo a chi ha perso speranza, a chi è troppo vile da lottare per il suo destino e si accontenta di un fantoccio con cui dividere la vita. Le ragioni del bianco sono altre, appartengono a chi sogna e non si arrende, a coloro che sono consapevoli che la felicità non è gratis e che lavorano sodo per raggiungerla.
Carta vince carta perde, ma mettiti in gioco se per te è importante.
Luca Oliver