Dai Celti ai Maya, dai Cinesi al mondo occidentale, tutti pazzi per l’oroscopo: una credenza, una superstizione, oppure c’è qualcosa di vero? Difficile pensare che miliardi di persone siano sciocche oggi come nel passato, visto che l’astrologia è un’arte antichissima. Nel passato, erano re, regine e imperatori ad avere un proprio astrologo personale; oggi si può parlare di grande diffusione di massa.

Anche i più scettici, magari di nascosto, apprezzano l’idea di consultare le stelle prima di prendere una decisione importante o semplicemente per vedere l’andamento della giornata. Spesso si rimane stupiti nel ritrovare le nostre caratteristiche personali nella descrizione del nostro segno zodiacale. Celebre la frase di Galileo Galilei, tra i primi scienziati dell’era moderna: “Non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella,” a significare il forte connubio tra il mondo terreno e quello delle stelle.

L’oroscopo che si legge sui media si chiama Oroscopo Segno Solare e interpreta la presenza degli astri sulla vita dell’individuo in base al proprio segno zodiacale, ovvero in base alla posizione del sole al momento della nascita. La ruota dello zodiaco è suddivisa in dodici parti che rappresentano le dodici costellazioni dello zodiaco: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci. Ogni segno occupa trenta gradi del cerchio zodiacale. Al momento della nascita, il sole si trova in uno di questi trenta gradi all’interno di uno dei dodici segni zodiacali, determinando così il nostro segno di nascita. Ogni segno è diviso in tre decadi, che suddividono il mese e i gradi.

Gli oroscopi generalisti, ovviamente, vanno letti con leggerezza (esistono oroscopi personalizzati per risposte più profonde e dettagliate), ma possono comunque essere una piccola guida alle nostre giornate, aiutandoci a tirare fuori il meglio di noi ogni giorno e portandoci, magari, a riflettere sul nostro percorso. Perché, se ci pensiamo bene, possiamo dire che le stelle sono solo la cornice, ma ognuno di noi è chiamato a dipingere il quadro della propria vita.